giovedì 7 luglio 2011

Una settimana...e tutte le mie certezze crollano.


Siamo stati al mare: una settimana a Lignano, che non sarà la Sardegna ma ci si sta benissimo. Poi un giorno a Tarvisio, che per me è il paradiso… e se non ci credete andate a cercarvi qualche foto in internet.
Bene.
In una settimana sono crollate tutte le certezze mammesche mi ero faticosamente costruita in un anno. Vi ho preparato un bel bigino:
1.       Se porto mia figlia in piscina ogni santa domenica del lungo inverno, quando vedrà il mare si lancerà a bomba. Elisabetta invece piangeva come una disperata appena i suoi piedini toccavano l’acqua del mare: siamo riusciti a farle fare UN bagno nell’acqua tiepida del pomeriggio e a seguito di 15 minuti di urla strazianti.
2.       Se mi porto pochi vestiti, mi salverò dalle lavatrici compulsive al ritorno. Quindi io ho messo in valigia un terzo dei vestiti che mi portavo in vacanza qualche anno fa, e ne ho usati comunque la metà. Invece per Elisabetta ho portato un sacco di vestiti “così sto tranquilla”, lei li ha usati TUTTI e da lunedì alterno lavatrice-stendo-stiro-lavatrice-stendo-stiro.
3.       Il mare è acqua, sole, conchiglie... Elisabetta, invece, ha scoperto la sabbia: tempo tre minuti dal nostro arrivo al mare e si era già ricoperta come un tartufo ricoperto di cacao. Ho rimosso sabbia da ogni luogo più impensabile: dal naso, dalle orecchie, dalle ciglia, dalle pieghe del collo, dalla trama del tessuto dei costumi, dal sottile pertugio che divide tettarella e biberon. Io odio la sabbia.
4.       I miei nemici: colpi di sole, disidratazione e scottature... quindi mi ero preparata ad affrontarli come ogni brava mamma. Elisabetta invece si è presa l’impetigine: ha concluso la vacanza con la faccia piena di piccoli brufolini, trattata come un’appestata e allegramente inconsapevole di tutto. L’impetigine si prende dal contatto con la terra e la sabbia (la stronza).
5.       Fino al giorno prima di partire, mi attenevo rigidamente alla dieta prescritta dal pediatra, senza nessuno sgarro: se non è scritto nel foglio della pediatra, NON SI PUO’. Punto. Appena arrivata al mare, ho magicamente dimenticato le preziose prescrizioni e ho lasciato che Elisabetta mangiasse qualsiasi cosa. Elisabetta, lo vuoi??E ALLORA SI PUO’. E infatti i primi sintomi di impetigine sono stati confusi con i chiari segni di scoppio del suo piccolo fegato provato da una settimana di eccessi.
6.       Cosa si fa al mare se un giorno piove? Chiaro, si va allo zoo! Ci sono i leoni, gli ippopotami, le tartarughe,  le tigri… A Elisabetta sono piaciuti i fenicotteri. SOLO i fenicotteri.
7.       Insomma, cosa ci vuole per socializzare al mare? Ci saranno un sacco di bambini con cui giocare! Elisabetta, sebbene avesse il suo bel secchiello di hallo kitty, ha tentato di rubare tutti i giochi temporaneamente poggiati sulla sabbia dagli altri bimbi, ha sporcato innumerevoli cappellini bianchi con le sue manine ricoperte di sabbia (la stronza) e ha attentato alla stabilità di diversi castelli di sabbia.  Numero degli amichetti del mare: zero.

E poi… e poi ho imparato che vedere Elisabetta giocare tranquilla con sei conchiglie è stupendo, e l’immagine dei suoi riccioli pieni di sole si è depositata in me e per lungo tempo sarà il pensiero che fa sorridere nei momenti tristi.  

Solo due parole per dirvi che i vostri commenti al mio post precedente meritano una mia risposta, personale e intima. Ma per farlo ho bisogno di un momento in cui la mia vita si possa fermare ad ascoltare il mio cuore ma in questi giorni, colpevoli le lavatrici, non ci sono ancora riuscita. Ma vi abbraccio tutte, una per una.
giuppy 

martedì 5 luglio 2011

Mi hanno ricattata...


Non ho fatto mistero ultimamente di quello che sto vivendo e che in gergo stamping io definisco "black out" creativo.
Complici le belle giornate, il poco tempo disponibile, una nuova passione appena nata per la fotografia, stavo scherzando un po' su Fb (tanto per perdere altro tempo per l'appunto) e dicendo di avere pensieri "poco felici"....  per esempio di dedicarmi ad altro.

Quando sono colta da questi "PROBLEMI ESISTENZIALI" generalmente mi tuffo in un po' di sano shopping on line, cosi' i nuovi acquisti mi ringalluzziscono le idee...
Ma ahimè i saldi.... hanno gia' dato il colpo di grazia alla mia carta di credito.... Quindi anche questo espediente lo devo abbandonare.
Mara questa sera, in facebook mi ha praticamente OBBLIGATA a postare una card entro le 23.30.... una sorta di ricatto pro creatività.
E allora... ho raccolto tutte le mie energie... ridotte ai minimi termini vista la giornata lavorativa odiosa di oggi e... eccola qui.

Love, Ele.

domenica 3 luglio 2011

Bèbè... Est... nè!




Per annunciare la nascita di un bimbo e invitare i parenti al battesimo, ho creato per ARTarE questa card.

 L'inchiostro è il mio adorato marrone del Versafine Vintage Sepia (anche se la carrozzina sembra nera in foto).
La scritta con i bottoni "Bèbè est nè" rientra nel set nascite di Aladine, e la carrozzina stilizzata invece è di Artemio.
Cartoncini bazzil azzurro e beige.
Il fiocco in organza azzurro mi è sembrato un piccolo tocco frou frou "doveroso".

Ele.