Carissima Echica,
quando ci siamo conosciute tre mesi fa io ero una mamma ansiosa, imbarazzata e preoccupata.
Tu, l'educatrice del nido perfetta: gentile, sorridente, premurosa.
Hai un tono di voce pacato e basso, esattamente l'opposto del mio.
Ti muovi con lentezza e grazia, al contrario di me che notoriamente inciampo anche nelle righe delle piastrelle.
Tratti tutti i bimbi con la stessa dolcezza, invece io con Elisabetta a volte sembro un agente del KGB e con gli altri bimbi.... ah, quelli sono bimbi?
Ti ho raccontato tutto di Elisabetta, ho evitato il parto solo perchè non avevo più tempo: ora ogni particolare del carattere di mia figlia ti è chiaro e riesci a metterlo in relazione precisa con la sua età. A me quando chiedono "Quanto ha?" rispondo "Due anni a maggio" perchè ho perso il conto dei mesi intorno ai 12.
I piccoli, banali compiti che mi hai dato (tipo portare una foto di un certo formato e una maglietta), li ho sbagliati tutti: tu hai ascoltato le mie scuse di mamma nevrotica, e hai minimizzato.
Una volta sono uscita dal nido con i sovrascarpe in plastica azzurra: ho attraversato la strada, messo Elisabetta in macchina e ci ho guidato fino a casa. Io lo so che tu mi hai vista ma non hai riso di me.
Echica, fino alla scorsa settimana io ti volevo bene. Ora abbiamo un problema.
Elisabetta, se al nido non ci sei tu, piange. "Eh, non c'era Erica, oggi ha pianto un pochino"
Elisabetta, se al nido non viene accolta da te, piange. "Eh, non è venuta a prenderla Erica, ha pianto un pochino".
Se chiedo a Elisabetta "Amore mio mi dici il nome di una bimba del nido che ti sta simpatica?" lei risponde: "Echica".
Se dico a Elisabetta "Amore mio sai chi arriva adesso??" lei risponde: "Echica".
Se chiedo a Elisabetta "Amore mio cosa hai fatto stamattina al nido?": lei risponde "Echica".
Se chiedo a Elisabetta "Amore mio cosa hai fatto stamattina al nido?": lei risponde "Echica".
Quando riesco a venire a prendere Elisabetta al nido, lei è sempre in braccio a te, Echica.
Mercoledì, in particolare, stavate giocando con delle bellissime collane hawaiane e Elisabetta non si è decisa a venire via con me finchè non ha terminato di mettertele tutte al collo, Echica. Non che ne volessi una per me, ma magari solo il gesto.... la collana di fiori colorata per la sua mamma......no??
No, non sono gelosa.
Peggio.
Perchè io pensavo di essermi staccata mesi fa da Elisabetta, e invece tu, Echica, rappresenti la forbice con cui il mondo vuole tagliare di netto quel cordone che unisce me e la mia bambina. E io mi sono accorta che quel cordone mi sta molto simpatico, è mio, mi appartiene, non mi dà per nulla fastidio.
Tu rappresenti l'universo di relazioni nel quale Elisabetta deve iniziare a vivere, da sola. Con le sue preferenze, le sue simpatie, i suoi affetti. Mi spaventa da morire che Elisabetta si sia legata a te, perchè tu sei tanto diversa da me, profondamente diversa sotto ogni punto di vista.
Tu rappresenti l'universo di relazioni nel quale Elisabetta deve iniziare a vivere, da sola. Con le sue preferenze, le sue simpatie, i suoi affetti. Mi spaventa da morire che Elisabetta si sia legata a te, perchè tu sei tanto diversa da me, profondamente diversa sotto ogni punto di vista.
Insomma, cosa hai tu che io non ho???
Echica, nulla di personale eh.
Ma tu, prima o poi, litigherai con mia figlia, e io aspetto con ansia il momento in cui potrò dirle, trionfante e soddisfatta: "Hai visto Elisabetta, te l'avevo detto che non era simpatica come sembrava!"
Con stima,
giuppy