venerdì 18 marzo 2011

Il mio super-io... in un box!


Ogni mamma (e non solo) ha una lunga lista di cose che ha giurato e spergiurato di non volere MAI fare con il proprio figlio.  Tale lista, con il passare dei mesi, si riempie di voci barrate, cancellate. 
Perché ci sono cose che un mese prima sembravano inconcepibili e poi diventano, semplicemente, reali. Perché un giuramento si può anche spezzare di fronte ad un pianto, ad una notte insonne, di fronte al disagio del proprio bambino, o di fronte alla propria (instabile) sanità mentale da preservare.

La mia personale lista era rimasta quasi intatta:
  •       Far dormire Elisabetta da sola prima della quinta superiore: ok
  •     Abituare Elisabetta a non stare sempre in braccio: ok
  •     Interrompere l’allattamento prima della sua laurea: ok
  •     Non parlare solo e sempre di lei e di cose da mamma ovunque e con chiunque: lavori in corso
  •    Non confrontare continuamente il suo peso/altezza/girovita/numero di capelli con quello degli altri bambini: lavori in corso
  •     Non vestire Elisabetta di rosa confetto dalla testa ai piedi: parliamone. Nel senso  che non è proprio facile trovare vestiti da bambina carini in colori alternativi!! E soprattutto: se non la vesto di rosa e non le metto in bocca il ciuccio (rosa) con scritto "Elisabetta", non si capisce che è una bambina. Ho l’attenuante??
  •     Non mostrare orgogliosamente le sue cosce ad ogni sconosciuto: lavori in corso
  •     Non dire parolacce in sua presenza:  @*!#”?...
  •     Non usare su Elisabetta l’aspiratore nasale in luoghi pubblici: ok
  •     Non usare il girello: ok
  •    Non metterla nel lettone: ok, fin troppo. Nel senso che quando la mettiamo nel lettone per giocare con noi piange.  Ma disperata proprio.
  •     Non usare il box: AHIA. Beccata. Affondata. Kaput. 

Ho tirato fuori il box. 

Ho detto che non l’avrei fatto e invece l’ho fatto. Ho coperto mia mamma di bla bla bla il mese scorso quando me l’ha proposto, e una settimana fa l’ho tirato fuori, con enorme soddisfazione di mia mamma che ora penserà: “Basta fare il martello pneumatico per 3 giorni e la giuppy si convince! Ce l’ho in pugno!!”

Giuro: io non lo volevo usare, ho sempre pensato fosse un inutile contenitore creato ad hoc dal consumismo per relegare i bambini in uno spazio chiuso, irretire i loro bisogni e la loro individualità, trattarli come animali da zoo, tarpare le loro ali di bimbi innocenti, ingabbiare la loro libertà di esplorare il mondo, il tutto con conseguenze drammatiche sulla personalità dei bambini al punto di creare nel giro di 20 anni la nuova “generazione box” (certo che a leggermi sono proprio pesante!!!).
In realtà, dopo 2 settimane di gattonamenti in retro, la piccola donna cominciava a diventare veloce e sempre più spesso mi trovavo a disincastrare la sua testa da pertugi impraticabili, raccoglierla da terra dopo cadute di faccia e di nuca, era ormai diventato impossibile andare in bagno o cucinare se ero sola in casa (vi ricordo la funzione-folletto: bene, pensatela in bagno)… In più, Elisabetta ha iniziato a manifestare l’intenzione di volersi alzare in piedi cercando insistentemente appigli ovunque.

Seppur con qualche dubbio, ho iniziato a metterla nel box con tutti suoi giochi, e mi sono stupita piacevolmente di quanto fosse utile e comodo: Elisabetta ci sta volentieri, si mette in ginocchio, tenta di alzarsi, cade senza farsi male, insomma si diverte!! Io riesco a cucinare senza che mi venga un coccolone ad ogni rumore sordo che sento e (udite udite) riesco anche ad andare in bagno chiudendo la porta senza averla letteralmente tra i piedi!!

Non vi nascondo però che provo quel lieve senso di colpa per  non aver  tenuto fede al mio proposito, per aver ceduto su una questione che mi sembrava fondamentale… 
Lo so, è solo l’inizio di una lunga lista di sensi di colpa con me stessa… Ma che vi devo dire, ho un super-io sviluppatissimo.

E voi? Avete una lista come la mia? A cosa non siete riuscite a tenere fede? Come ve la siete cavata con il senso di colpa?

Ilaria: lo so che alla sola parola “lista” ti prudono le mani… aspetto un tuo commento!!!!

giuppy

8 commenti:

  1. Ma dai...... con i figli si cresce insieme...soprattutto se è il primo!!
    Il box aiuta te e lei a stare più sicure e serene... mica ce la lasci tutto il giorno!
    Avevo anch'io tanti buoni propositi, uno fra tutti: non commuoversi al supermercato davanti allo scaffale dei giochi,, sapientemente posizionato all'inizio del percorso obbligato.Così se il pupo/a non viene accontentato..... urla e strepita per tutta la durata della spesa. Bene quello scaffale penso di averlo svuotato tutto io!!!!!!! Comperando i giochi ad Alice purchè stesse buona!!!!! E adesso...... chi è senza peccato..... ;)

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  2. Cristina, Elisabetta ha 10 mesi e ancora non distingue tra un pacco di pasta e una barbie. Ma temo che non durerà molto questo limbo, VERO????
    :)
    giuppy

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  3. .... ognuno può sopravvivere con i propri sensi di colpa.... nono si nasce genitori perfetti....lo si impara strada facendo e soprattutto commettendo errori.... un abbraccio.... io per il momento ho rispettato la mia personale lista.... mia figlia ha quasi 4 anni.... ma io sono una mamma abbastanza insensibile..... (per fortuna o no.... stò cercando ancora di capirlo!!)

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  4. Magari semplicemente le tue teorie andavano verificate e rivedute.
    No, lo sai che io quella lista non ce l'ho? Non ho steso manifesti programmatici, non sapevo nemmeno quali sarebbero state le questioni cruciali all'epoca del mio romantico incosciente pancione. Diciamo che sto procedendo un po' a casaccio. Vado dove mi porta il cuore, e, soprattutto, la pupa. Quella di non dire parolacce sì era anche una mia ferma intenzione. Prima di aver avuto mai a che fare con gli isterismi di una neonata con le coliche e di una lattante che mette i denti. Il box: più o meno teorizzavo come te infamandolo e redarguendo aspramente i miei per avercivi chiusi ore e ore a fare la muffa. In realtà la questione è differente: per il box non avrei lo spazio in casa, ma trasformiamo pure questa deficienza in una questione di principio, che mi sento più madre di polso!

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  5. IIHHHHH Eccomi. Con la lista della zia:
    - non pensare che i miei nipoti siano i bimbi:
    sotto lista
    - più belli
    - più simpatici
    - più intelligenti
    - più educati
    - più avanti nel linguaggio
    (progetto annullato da tempo: i miei nipoti SONO tutto quanto sopra, e io non posso farci nulla!!!)
    - non parlare sempre di Nanni & Cicia FATTO
    (parlo anche di Frollini tentando di convincere il mondo che è un capolavoro da non perdere!!)
    - evitare di comprare ogni pupazzetto magliettina che mi capita a tiro PROGETTO IN CORSO
    - evitare di dare consigli non richiesti FATTO
    (mi ha procurato qualche guaio quindi ora ZITTA!!)
    - far fare a loro cose che con mamma e papà non possono fare PROGETTO INUTILE: zii e nonni sono nati per viziare, fare, fare, fare, rotolarsi sul divano dalla zia si può, anzi SI DEVE!

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  6. Io non ho liste ma spesso mi sono ripromessa di non fare certe cose che poi ho fatto! Perchè crescendo insieme ad un bimbo si cresce, si capisce cosa può servire e cosa no, e spesso non corrisponde a quello che avevamo immaginato... Anche io usato il box. In realtà era un lettino da viaggio e ci mettevo Topastro quando dovevo fare alcune cose e avevo bisogno di tenerlo sott'occhio :-)

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  7. uhm.. e la sulla schiena con la fascia? ;)

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  8. @antonella: anch'io mi sento un pò insensibile (ogni tanto)!!

    @suster: grande donna di polso!! io non riesco proprio a vivere senza programmare, lo so che ne morirò ma che ci posso fare... :)

    @Ilaria: mi piace la tua lista!! brava zia!!

    @pollon 72: hai ragione, si cresce con loro!

    @sibia: quando ho scoperto il mondo delle fasce Elisabetta era già sui 10 kg e temevo che la mia schiena non avrebbe sopportato... peccato però!!

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