venerdì 7 settembre 2012

La vertigine non è paura di cadere


C'è qualcosa di violento dentro ai cambi di temperatura così veloci, anche se attesi. Un senso di smarrimento, una vertigine, un perdita improvvisa di equilibrio. 
Veramente, è da giugno che ogni tanto mi assale costante la vertigine, il caldo ha fatto solo da cornice....

Compio gli anni in agosto, e quindi sono abituata a misurarmi con l'estate, la solitudine delle strade al mattino, le cose strane che possono succedere solo ad agosto, i paesaggi arsi dal sole, le piazze piene di sera e vuote il pomeriggio. 


Agosto:
Una serata in Città Alta con due amiche che non vedevo da anni e con cui il dialogo si è semplicemente riaperto là dove si era interrotto. 
La scoperta dei Radiohead, io che pensavo di sapere tutto di musica. 
Qualche invito declinato, una grigliata per il mio compleanno, buona compagnia.
Sere di sushi e stupore, tante domande e risposte che non arrivano subito.

Settembre si è aperto con un grande, enorme senso di stanchezza. Un pizzico di delusione, forse anche di disillusione, in un sottofondo costante di emozioni stravolgenti e belle. 

La giuppy è stanca. 

Se avessi ceduto davvero tutte le volte che ho pensato di non farcela, forse non sarei qui. 
Ma se avessi ceduto almeno qualche volta, forse starei meglio. 
Invece no, ho scelto sempre di tenere duro, o almeno di  provarci sempre. L'unica volta in cui ho lasciato che qualcosa si incrinasse, è stato quel giorno a dicembre che mi si è abbassata la voce, da tanto ho urlato. 
Sono stata meglio ma solo per poco, perchè poi ho dovuto ricominciare a reggermi su me stessa. Quando vedi che reggi, senti la vertigine di onnipotenza... ed è facile pensare che quella sarà una condizione costante della tua vita, dimenticando che prima o poi affioreranno i lividi.
E non c'è medicina che funzioni con i lividi. 

Insomma, per uscire un pò dalle mie metafore patetiche, sono stanca, ma stanca stanca.
E non mi servono vacanze, sport, aperitivi, feste e concerti. Mi serve una sera intera in Città Alta a guardare le stelle, e non pensare a niente. 

Ah.... malgrado sia così autocentrata in questo periodo, non dimentico che ho sempre a fianco la mia bellissima figlia che ormai costruisce frasi, racconti, discorsi elaborati e spettacolari da ascoltare. Si ammala sempre con la stessa costanza di cui ho già ampiamente parlato, inizia a dimostrare una personalità strutturata e del tutto autonoma, fa moltissime domande su cosa mangiano le cose, gli animali e le persone (sì, le cose: "Cosa mangia il buio?"), inventa universi paralleli ("No mamma, non esistono le mucche") e non ce la fa a tollerare le parole straniere, lei le deve completare con la vocale: biberonne, tennise, yogurte, garagge. 
La adoro. 
giuppy

3 commenti:

  1. Questa è un'età bellissima. Goditela! (per quanto mi riguarda mi piacerebbe fermare il tempo a due anni, ma lo pensavo anche a un anno, eppure ora non tornerei indietro neppure se mi dessero una paccata di dinero sonante!)

    PS. sapere tutto di musica? Wow! Che ambizione! Forse è più bello sapere di non sapere, in campo artistico, così sai che puoi aspettarti ancora tante sorprese e tanti nuovi innamoramenti...

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  2. Ah... ma se è una serata così che può aiutarti.. prenditela subito!! E per la tua bambina... che dire... sono una meraviglia continua.

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  3. Non è che la Eli è un po' romana coatta??? ...Oltre che esageratamente bella!!!!! ....Cedi e conCEDIti un po' di riposo!!!Città Alta non è lontana.
    Pat

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