venerdì 21 dicembre 2012

Tempo di bilanci.







Il titolo di questo post dice già tutto.

Dice che siamo a fine anno e che come ogni fine anno ci si dedica a quelle attività di rendicontazione proprie di questi periodi.
Si compra l'agenda per l'anno nuovo (fatto) e qualche regalo di Natale (fatto).
Si ripercorre con la mente quello che è accaduto in questo 2012 (fatto).
Si prova ad immaginare ciò  che potrebbe accadere nel prossimo Maya permettendo, sfruttando la complicità di quelle sostanze edulcoranti presenti in ogni essere umano nel periodo prefestivo (fatto).

Fin qui nulla di nuovo.

L'unica sostanziale novità che ho da raccontarvi riguarda la fotografia.
Il motivo di questi quattro scatti  che con il tema  bilanci  effettivamente non c'entrano granché  è che li ho utilizzati  per partecipare ad un concorso interno del circolo fotografico a cui appartengo. 
Tema del contest non bilanci, ma: Geometrie.

Ebbene, con grande soddisfazione mi son classificata prima.
La somma dei punteggi ottenuti con la mia partecipazione ad altri concorsi interni, mi ha permesso di essere anche la prima della classifica generale di quest'anno.
Insomma, per farla breve mi è andata di lusso.

Contentissima e stupita allo stesso tempo, continuo a pensare a quando ho deciso di iscrivermi al corso di fotografia.

L'ho fatto senza pensarci troppo, la fotografia mi ha sempre affascinata.

Da piccola passavo giornate a guardare i nostri album di famiglia.
Poche foto e di pessima qualità ma con dentro tanta vita.
Mi piaceva guardarmi neonata, mentre muovevo incerta i miei primi passi, vedere i cambiamenti sui volti dei miei genitori, alcuni dei loro atteggiamenti che non mi ricordavo gli fossero appartenuti, ridere di abbigliamento e tagli di capelli improponibili; accarezzare con un dito il sorriso di chi se n'era già andato dal palcoscenico della vita.
E' stato mio fratello a farmi da apripista e ad appassionarsi di fotografia;  spesso son stata ostaggio dei suoi esperimenti tra set fotografici e luci home-made.
Ricordo di serate abbagliata dalla luce del flash e giorni di attesa per vederne i risultati dalle stampe.
Complice la notevole differenza d'età tra di noi io imparavo a scrivere in corsivo, lui si destreggiava con la sua nuova reflex una Yashica, acquistata grazie al suo primo stipendio.
Di mezzo ci son stati anni di grandi viaggi per lui e di tante belle foto.
La mia prima macchina fotografica e il mio primo rullino son stati un regalo suo, cosi' come la prima compatta digitale degna di nota.
Poi, un periodo di buio.
Tempo in cui non c'è stato davvero spazio per "la luce".
Le fotografie ti nascono da dentro, ed è verissimo.
Lo diceva bene Bresson:
“fotografare è mettere sullo stesso piano occhio, mente e cuore"

Nulla di piu' vero.
E' stato quando mio papà se n'è andato che ho deciso di avvicinarmi anche io seriamente alla fotografia.
Mi son detta che da quel buio dovevo uscirne e che il primo passo sarebbe stato quello di fare qualcosa che finalmente mi facesse stare bene.
Mi si è aperto un mondo, un mondo fatto di luce appunto.
Un universo di  sensazioni ed emozioni nuove.
Spazio per nuove amicizie e  soddisfazioni.
Non mi aspettavo tanto successo, son sincera.
Io non sono una persona che ama mettersi in mostra, preferisco stare un passo dietro agli altri piuttosto che in prima fila.
E' un lato del mio carattere che non mi infastidisce, anzi lo trovo un' opportunità che mi permette di vedere le cose e le persone da un punto di vista differente (e per un  fotografo credo sia importante).

Se in questo momento comunque, c'è  spazio per una mia breve comparsa in prima fila, utilizzo questo posto d'onore come mezzo per immaginare.

Immaginare il sorriso che mi avrebbe regalato mio padre una volta saputo del mio successo.
Immaginare  la luce che avrebbero emanato i suoi occhi , mentre gli avrei comunicato la classifica.
Immaginarlo in un posto sereno dove non debba stare dietro lo schermo di un pc per guardare i miei scatti, o metterci le dita sopra come faceva con quelli di mio fratello.
Immaginarlo orgoglioso di me oggi   e in  tutti quei momenti in cui nella mia mente, nel mio occhio e nel mio cuore starà nascendo un nuovo scatto.

Elena.








12 commenti:

  1. Giusto l'altro giorno ti dicevo che mi mancavano i tuoi post ed oggi eccone qua uno che mi ha toccato l'animo. Mi sono commossa. Sono un po' così in questi giorni e tutto mi tocca nel profondo. Grazie Elena x aver condiviso con noi questo tuo momento. Il premio goditelo tutto, con la tua macchina riesci a vedere particolari che a noi possono sfuggire. Io adoro le tue foto, quasi tutte, ce ne sono poche che non mi fanno guardare al di lá della foto e che non mi fanno immaginare il mondo che c'è dietro.
    Non so se riesco realmente a capire il lavoro che tu fai x renderle così particolari perché capisco poco di fotografia, ma le emozioni che mi trasmettono le sento e le custodisco nel mio cuore.
    Quelle che mi sono piaciute maggiormente sono quella del "paletto" sulla spiaggia e quella della fragola nel latte: così diverse ma x me intense.
    Grazie Elena continua ad emozionarmi!
    Un abbraccio ed un lieto Natale

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  2. Era un po' che non ti leggevo e...mi hai fatto venire la pelle d'oca! Fortunatamente per me, l'unica persona cara a cui vorrei far vedere la mia vita oggi è la mia nonna. Alle volte, quando sono al massimo della felicità, mi piace pensare a lei e mi dispiaccio che non ci sia fisicamente qua! Mi spiace che non abbia conosciuto l'uomo che ho sposato, ma quello sbagliato, mi spiace che non veda le mie figlie. E l'altro giorno, quando ho ritrovato una sua foto che cercavo disperatamente da anni, mi sono accorta che quasi non me la ricordavo nemmeno più; ma allo stesso tempo ho visto in lei mia mamma, una somiglianza veramente forte...e allora mi son detta:"alla fine la mia vita tu la stai vedendo attraverso gli occhi di tua figlia (mia mamma)".
    Complimenti per il risultato ottenuto al concorso di fotografia...sarebbe bello seguirne uno...almeno le foto nel blog verrebbero un po' decenti!

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  3. non sono brava a scrivere cose "ad effetto" a post così emozionali....però ti dovevo dire che mi ha colpito molto il tuo post...mi sento un po' anche io come te, anche io immagino il viso, le espressioni e le emozioni di mio papà...se n'è andato a giugno ed ancora non mi sembra vero
    Un abbraccio e grazie per avermi emozionato.

    ps complimenti per i tuoi successi con la fotografia...sono tutti meritati!

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  4. Dicono, chi è morto per qualche minuto e poi è "rientrato", di aver visto una LUCE fortissima e bellissima, di esserne entrati e di aver provato una sensazione di pace e felicità.....
    Armando
    P.S.
    "Io non sono una persona che ama mettersi in mostra, preferisco stare un passo dietro agli altri piuttosto che in prima fila"
    Certo già sei una spilungona, se poi ti metti gli stivali da cavallerizza con i tacchi, anche se sei un passo indietro difficile non notarti.... :-D
    ....e comunque non c'è niente di più democratico e reale di un concorso perciò anche senza tacchi, il tuo posto(per quest'anno) è la prima fila.


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  5. Sono foto bellissime, ti meriti tutto primo posto in classifica, e sono sicura che tutta la tua famiglia ne sia orgogliosa!

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  6. Ciao ! Tanto che non ti vedo, tanto che non ti scrivo ! le tue foto sono speciali!!! È da quando hai iniziato a pubblicarle che te lo dico ! È sai cos'hanno di speciale ? si ricordano !!!! Così come Elena anch'io ricordo alcuni dei tuoi scatti ! È ti dirò di più ...questa estate mi sono fatta ispirare da una tua foto ...per farne una ...che naturalmente .....non da lo stesso effetto !!
    ti STRA-meriti questo premio e di essere in prima fila !
    Un abbraccio forte !
    Giusi

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  7. E' proprio così: i tuoi successi e le cose della tua vita li vede e li conosce, forse anche prima di te.
    Bellissimi scatti, premio meritatissimo!

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  8. Che bello ritrovarti in questa fine d'anno!
    I tuoi scatti mi mozzano sempre il fiato: io credo che realmente tu abbia il dono di saper "scorgere" nella realtà la traccia, i segni di un linguaggio misterioso, che sai coglierlo e comunicare agli altri attraverso i tuoi scatti.
    bellissimi i bilanci della tua vita che scegli di condividere oggi con noi: l'esser riuscita a raccogliere un'eredità familiare e a far fiorire una passione. Non l'esser riuscita a piazzarti al primo posto, ma l'esser riuscita a mostrarti e a farti apprezzare per i tuoi talenti nascosti, l'esser riuscita a lasciare spazio alla luce, anche nel buio lasciato da un'assenza tanto ingombrante e dolorosa.
    Buon proseguimento di vita, cara Elena, e ti prego: condividi ancora e ancora con noi i tuoi scatti.

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  9. Le prime 10.000 fotografie sono le peggiori.
    Henri Cartier-Bresson

    ne aspettiamo altre. Dario

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  10. ammappete! e brava Elena!Grandi progressi, grandi soddisfazioni...grande futuro.
    A te e alla tua famiglia....Buon Natale.
    Pat

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  11. trattengo la commozione al pensiero del bisogno che tutti i giorni abbiamo di incontrare lo sguardo dei nostri genitori, sia per condividere una gioia che una delusione, e del dolore sordo che si deve provare di fronte all'impossibilità di farlo. Un abbraccio tutto per te.

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