Il post precedente sull’asilo nido ha sollevato un problema che ritengo fondamentale, e so di non essere sola: le regole. Le avete citate nei commenti, designando il nido o i nonni come co-responsabili nell’insegnamento delle regole ai nostri bimbi.
Io sono d’accordo, e la mia visione è questa: le regole si imparano in casa, dalla mamma e dal papà. Il nido, i nonni, la scuola, gli scout sono appunto co-responsabili, perché il grosso lo fanno i genitori soprattutto con il loro esempio. E’ dentro le pareti di casa che ci si misura con i limiti, con i “NO” e con i “NON Si FA”, oltre che certamente con i “SI FA COSI’”.
Sembra una cosa da nulla, invece è un bel casino.
Elisabetta a 6 mesi ha iniziato ad essere molto attirata dai capelli (di chiunque): si avvicinava con lentezza, agganciava la ciocca in una morsa che iniziava da una finta carezza e … tirava, con discreta potenza. Noi abbiamo quindi iniziato a usare il “NO!!!” per queste occasioni: tutte le volte, solo la parolina “NO”. Io ho provato anche a rafforzare alzando e muovendo l’indice, ma poi ho smesso perché se ne stava ipnotizzata a guardare il mio dito invece che stare concentrata sul problema. Elisabetta ha capito, dopo un po’, cosa significa la parolina, anche se tuttora non sempre obbedisce, ride, sfida… ma ha almeno capito.
Siccome è pigra dentro, a volte i numerosi “NO” che la fanno fermare appena ha agganciato un calzino che vuole ciucciare, la stufano e la fanno desistere. Sembra proprio che pensi: “Vabbè, qua la storia si fa lunga: questa continua a guardarmi e a dirmi NO, meglio che mi butto a ciucciare il tappetino del bagno”. E io a quel punto non ho il cuore di dirle di NO anche sul tappetino.
Ora che la piccola donna si muove per casa gattonando in retro (e SOLO in retro) e ha scelto come gioco preferito sputare litri di saliva sul pavimento, passarci le manine e stendere la saliva come fosse tempera, la questione si fa più complessa. Non ha la minima percezione del pericolo e del senso di causalità, quindi mi sembra perfettamente inutile dirle “Attenta tesoro della mamma: poichè ti sei infilata sotto la sedia, se alzerai la testa di scatto ti farai molto male” oppure: “Attenta tesoro della mamma: se giocando ti rovescerai addosso il vaso di piante grasse, ti pungerai”.
Non mi sembra giusto iniziare a 9 mesi a farle venire le paranoie sulla pulizia della casa, quindi se vuole fare la madonnara sul pavimento usando la sua saliva, glielo lascio fare: le regalerò un mocio in miniatura appena saprà camminare. O i gessetti, dipende da quanto sarà brava.
Non mi sembra nemmeno corretto limitarla nelle sue esplorazioni della casa (sempre con la retro inserita): non voglio metterla nel box e nemmeno nel girello, per una questione di principio (please, non chiedetemi di spiegare che vi tengo qui due ore). So che battezzerà ogni spigolo portandone le cicatrici per sempre, ma del resto la vita è anche questo: botte in testa e cadute, ma bisogna imparare a prenderci le misure con le cose della vita.
Però….
Va bene esplorare l’ambiente, ma mia figlia è una feticista delle ciabatte e delle scarpe: sono il suo oggetto del desiderio, se lasciamo una ciabattina spaiata in giro lei ci si lancia sopra e inizia a ciucciarla. E insomma, vada per gli anticorpi ma così mi sembra un po’ troppo…
Va bene che deve farsi le ossa e capire che gli spigoli non si spostano con la forza del pensiero, ma la nostra casa è sempre stata anti-bimbo: mobili ultra-moderni con spigoli vivi e pedane sotto i mobili, una parete intera di pietra, tv a livello quasi del pavimento, libreria aperta (è una mia fissa: i libri in una casa si DEVONO vedere).
Ma ora, che si fa?? Una sera abbiamo provato a pensare a cosa fare per proteggere Elisabetta da tutti i pericoli in cui potrebbe incorrere e per tenerla lontana dalle cose che non vogliamo che tocchi e…. avete presente Dexter quando prepara gli scenari per smembrare le sue vittime? Ecco, una stanza insonorizzata tutta ricoperta di cellophane.
No, non ci siamo.
Per me ora il vero dilemma delle regole è questo: come insegnare a Elisabetta che alcune cose si possono toccare e altre no, lasciandola però libera di muoversi e di vivere, come ogni bimbo di 9 mesi dovrebbe sentirsi in casa propria??
Io e mio marito abbiamo fatto un patto siglato con il sangue: “La nostra casa non deve diventare un parco-giochi. Non dobbiamo cedere a Elisabetta il tavolo del soggiorno per riempirlo di camper di barbie, e nemmeno la libreria deve diventare un’esposizione di lego. Non dobbiamo piegarci al volere di una donna alta la metà di noi, è lei che si deve adattare alla nostra casa, ai nostri ritmi, alla nostra vita”.
Ah che bravi che siamo, proprio due genitori decisi e sicuri, incrollabili, regole ferree. Bravi!
Certo, bravi finchè la piccola donna non muoveva neanche le manine e non sapeva tenere su la testa. Ma adesso???
Mamme, aiuto!!!
giuppy
Nella foto sopra, potete ammirare Elisabetta che in retro si è incastrata sotto il poggiapiedi della poang.
Mi piace tantissimo leggere tutte le tue avventure di neo mamma, e poi tu scrivi divinamente! Io la penso così: con i bambini ci vogliono "molta cura e poche balle", il che, lo so, può sembrare una contraddizione, ma è vero. Mio cugino da piccolo tirava i capelli...un giorno glieli ho tirati anche io...e ha smesso di farlo ;o)
RispondiEliminaMi inviti a nozze con questo argomento!!!!! Allora: Martina è molto arguta e piena d'iniziativa in confronto al fratello... e molto + agile! Manu dove lo mettevi stava praticamente, ma era fissato con i capelli... problema risolto al primo tirotto di capelli ricevuto in cambio all'asilo. Era (ed è) anche molto patata... qualche bernoccolo, ma poi l'esperienza è servita. Lei invece per ora è fissata con i rubinetti dell'acqua... quello del bidet in primis. Quando si avvicina dico "nononono... nn si fa" (compreso gesto)... ma lei fa l'indifferente, poi mi rifa no col ditino ma appena abbasso la guardia lo apre! Soluzione: la prendo di peso e la sposto... piange... pazienza... Le piaceva anche alzarsi sotto il tavolino, tutte le volte picchiava la testa... adesso vedo che ci sta + attenta e si alza alla sedia. E' fissata con le scarpe: vede quelle di Manu e le ciuccia a iosa... all'inizio le mettevo in posti irraggiungibili, poi a volte mi scordavo ed adesso... se ogni tanto le ciuccia pazienza, all'asilo chissà cosa ciuccerà (mi si è ammalata poche volte, forse si fanno veramente gli anticorpi così...:))
RispondiEliminaCondivido cmq il fatto che ci siano poche regole fisse, stabili e senza deroghe... ma soprattutto quando sono + grandi! Da piccoli devono ancora sperimentare e credo anche capire un po' da soli... :)
E poi... w l'istinto!
Giuppy, non vorrei sembrare la madre Hippy di turno, ma io la penso così (almeno per ora): che il tavolo diventi il parco giochi, che la libreria diventi il campo espositivo delle sue crezioni coi lego. Capisco che è un incubo vivere continuamente in un caos che si autorigenera, ma in fondo credo che sia una situazione passeggera. Non appena Elisabetta sarà un pochino più grande potrete stabilire insieme i suoi limiti e lei imparerà da te a risistemare da sola i suoi giochi al loro posto, una volta finito di usarli. La faccio troppo semplice? Magari sì chissà. per quanto riguarda i pericoli, è un bel problema. La mia ancora non gattona e già si è cresimata più e più volte picchiando la testa ovunque, ha tentato il suicidio addentando a forza di gengive il cavo del phon, ha una predilizione preoccupante per forbici e coltelli. Mi preoccupa quando comincerà a muoversi da sola in giro per casa. Uno mica può stargli sempre dietro no? credo anch'io che alcune esperienze vadano fatte e sono ben più utili dei vari NO. Vuoi buttarti addosso la tazza di thè bollente? Io faccio così: te la faccio toccare. Senti? E' calda. Lei tocca, sente che è calda, toglie la mano, ci riprova, finchè non si convince... in realtà no: continua a volersela rovesciare addosso, ma almeno ha constatato che è calda. Se glie l'avessi semplicemente allontanata non avrebbe capito il perchè. Boh: uno ci prova.
RispondiEliminahmmmm.... i consigli lasciano il tempo che trovano, ma ti lascio volentieri la mia esperienza. Anch'io ho optato per la scoperta del territorio... niente girello.... ho solo eliminato temporaneamente i libri dagli scaffali a sua portata... ho ritenuto che il concetto del no prima dell'anno non potesse giustamente essere interiorizzato da una bimba così piccola.... io sono una di quelle mamme che motiva tutto.... non basta dire no, bisogna prima spiegare il no e poi renderlo comprensibile attraverso l'esperienza diretta. A distanza di 2 anni i miei libri sono tornati al loro posto. Per il resto i bimbi attraverso l'esplorazione conoscono e attraverso l'esperienza fanno proprio il territorio.... per cui io non mi sono preoccupata più di tanto dell'ambiente... ho solo sistemato qualche paraspigoli nei passaggi più stretti... tutto è andato per il meglio.... La mia pupa ora ha 3 anni e sono pienamente soddisfatta del lavoro che abbiamo fatto insieme... Coraggio.... ti aspettano tante belle e nuove scoperte!!
RispondiEliminaPer me il discorso bimbi è ancora molto lontano e, come si suol dire, sono una brava prima di avere figli. Di sicuro la nostra casa non è a misura di bimbo, lo vedo già con mia nipote, ma a parte togliere oggetti realmente pericolosi, per il resto mi limito ad un bel no. E così sarà per un futuro erede. Ah,d'accordissimo con te: i libri, in una casa, SI DEVONO VEDERE!
RispondiEliminaCiao! non ci conosciamo ma ho letto attentamente il tuo post... io ho una bimba di 4 anni, è stata dura quando aveva 9 mesi, è molto più dura adesso... Ho passato i miei momenti di diperazione "non si tocca", non si mette in bocca", "non salire sul tavolo"... "la testa... la testa". Ecco non possiamo pretendere che i piccoli facciano quello che diciamo, ma neanche che si facciano male. Il periodo delle ciucciate passerà e ne incomincerà un altro...e poi un altro ancora! Cosa si fa???? le regole ci devono essere anche se sembriamo dei genitori cattivi.... col tempo impareranno a rispettarle, e a condividerle. Mia figlia fino a poco tempo mi scriveva sui muri, ora è vero che devono esprimere la loro creatività, ma la mia casa non è certo la stanza di Picasso... così abbiamo optato per il tavolino del pittore. Regola: Non si scrive sui muri... condivisa e accettata dalla bambina. Questo per dirti di non alzare mai "bandiera bianca"..i bambini se ne aprofittano sempre delle nostre debolezze e "stanchezze"
RispondiEliminaUn bacione
Ross
uahuahauhauah è inutile,i bimbi ci fanno terrorismo psicologico
RispondiEliminama quanto è bella la tua bimba?! intanto grazie per la tua storia via mail...e poi anche la mia devo dir che è attratta dai capelli...io penso che fai bene a non volerle cedere la casa ma devi anche farle capire cosa può fare e cosa no (e salta fuori l'educatrice che è in me!) a quest'età i bambini iniziano a voler definire i propri limiti...e devono avere dei limiti...basterà dirgli..no con tono fermo e dieciso quando fa qualcosa che non va...vedrai che crescendo poi sarà più difficile ma lei avrà bisogno di regole quindi forza e tenacia!!!!
RispondiEliminaAnche in questo caso, non so che dire, non ho figli per cui quello che penso è solo teoria, chissà se la rispetterò quando avrò qualche piccolo che gira in casa...credo comunque che i NO debbano esistere, per far sì che i SI siano apprezzati..
RispondiEliminaPS: che bella bimba, ha un'espressione proprio buffa nella foto :)
@serena: grazie per il complimento e ... sì, stiamo provando anche questa tecnica!! :)
RispondiElimina@francesca: w l'istinto!! e... no, i rubinetti noooooo!!
@suster: bella l'idea della tazza... sai che hai ragione sulla casa?? forse ne abbiamo viste troppe trasformarsi in parchi-giochi ingestibili... o forse la mania dell'ordine che DEVO dimenticarmi di avere. Come il girovita, del resto. :))
@antonella: grazie per la botta di fiducia!!!
@claudia: quando avevo 20 anni (sigh) sono stata a casa di una coppia di amici sposati... e non c'era una libreria!!! giuro, me lo ricordo ancora quel senso di vuoto!!
@Rossella: l'idea del tavolo del pittore te la rubo sicuro!!!
@ciucciorock: c'hai troppo ragione!!
@finalmentemamma: grazie per i complimenti e... forza e tenacia, mi devo fare un post-it!!
@lisa: molte delle cose che faccio con Elisabetta riesco a farle solo perchè le ho stra-pensate prima... si inizia a essere genitori molto prima del parto :))
Hai visto che faccia da gina???
Ciao Giuppy, lo sai che una volta mi hanno prestato un caschetto imbottito, tipo quelli dei tiratori di box?! Era un po' buffo, ma perfetto per risolvere il problema: proteggi tuo figlio e non lo limiti nelle sue esplorazioni...peccato che non abbia durato più di 15 secondi in testa a Nicolò che cercava di strapparselo con tutte le forze! Ma chi li ha inventati? Li trovo un'idea così surreale, quasi come i guinzagli per bimbi che li fanno assomigliare a cagnolini che vanno su due zampe...dai che è tutto nella norma, ma vi assicuro che 'sta tipa alta un pollice e mezzo vi costringerà a modificare non poco l'assetto della mobilia...sembra che comandiamo noi in casa nostra, ma è solo un'illusione! baci, Fra.
RispondiEliminaDimenticavo...la foto non è intera, ma la pupa mi sembra una bellezza!
RispondiEliminaSempre io, Fra.
ciao Giuppy, anche noi abbiamo preferito non limitare i suoi movimenti con box o girello. ma questa scelta c'è costata impegno e pazienza e ha sacrificato quasi tutto lo spazio vivibile del nostro piccolo 2 locali! dai 6 mesi di Sofia in poi il nostro soggiorno è diventato una vera giocheria.abbiamo tolto le maniglie dei cassetti perchè troppo appuntite e sostituite con delle cordicelle.abbiamo ricoperto i mobili più bassi con dei tappetoni/quadrotti gommati per evitare che picchiasse la testa ogni due per tre (anche lei ha cominciato in retro poi per un po' ha oscillato ripetutamente avanti e indietro come se non sapesse da che parte andare...), coperto le prese... abbiamo tolto molti dei nostri ninnoli che sapevamo avrebbero avuto vita breve. ma ti posso assicurare che tutto questo non è stato sufficiente a risparmiarle dei bernoccoli.ho cominciato e spiegarle poco alla volta e con pazienza quali potevano essere i pericoli (ancora adesso non tutti le sono chiari) e poi io che sono a casa ho passato intere ore, giornate, a giocare con lei per terra cercando di salvaguardarla ogni volta che nelle sue esplorazioni finiva per incontrare dei veri pericoli. Poi ovvio...cadute, lividi, sbucciature in quasi 3 anni ne abbiamo collezionati tantissimi anche noi. In particolare di cadute dal letto! però posso dire che io sono contenta delle scelta fatta di darle spazio e liberta' e lei nonostante la mia supervisione è cmq una bimba che ama esplorare e che si muove libera e disinvolta negli spazi aperti e non, sapendo riconoscere i suoi limiti (x esempio per strada è lei che mi chiede la mano e che non si allontana mai senza il mio benestare)e chiedendo aiuto quando non riesce a fare certe cose tipo attraversare quello che chiamano "ponte tibetano" dei giardinetti vicino casa (che io ogni volta che devo aiutarla mi sento male e soffro di vertigini nonostante abbia i piedi per terra)
RispondiEliminaquesta è la nostra piccola esperienza.
poi resto sempre dell'idea che ogni mamma debba seguire il proprio istinto e le proprie idee. non vuoi darle accesso alla tua libreria?non importa. troverete un altro posto da dedicarle e che sia a sua completa disposizione :-)
un bacione al tuo tesoro
@franz: no, il caschetto noooo!!!!non ce la posso fare....
RispondiEliminaelisabetta è bella, sì... ti dico solo che oggi un mio collega, vedendola, mi ha detto: "ma come avete fatto a fare una bambina così bella??" Ecco, son soddisfazioni.
un bacio e grazie!!
@mammaserena: ti ho scritto sul tuo blog :))
giuppy
....noi invece abbiamo scelto che la norta casa fosse sopratutto...dei nostri figli. i grandi possono aspettare. chi viene da noi già sa quel che trovarà e io non volgio impazzire nel vano tentativo di tenere ordine dove vivono 4 fratellini di età compre tra gli 11 e i 5 anni. senza dimenticare che sono stati anche di età compresa tre i 2 e gli 8, tra gli 1 e i 7...ecc...ecc..ecc. cioè....possono sembrare grandicelli ORA....ma sono stati piccoli piccoli PRIMA. e siccome nemmeno dargli l'esclusivo uso della taverna ha giovato al vano tentativo di vedere un po' di ordine...ci abbiamo rinunciato! questo non significa che possono fare proprio tutto quello che vogliono, è chiaro...ma la nostra casa si trasformarà col tempo fino a quando ci mancheranno da matti tutti questi giochi che ci troviamo per casa...siamo sicuri che li rimpiangeremo tantissimo. comunque...un consiglio....lascia libera Elisabetta...poi, prima di chiudere la giornata....si gioca a sistemare! di solito funziona. e i bambini dell'età di Elisabetta già possono imparare....i bambini sono talmente intelligenti....solo che a volte a noi fa più comodo pensare il contrario.....
RispondiEliminameditate gente...meditate!!!!
@pasita: sono sicurissima dell'intelligenza di elisabetta, proprio per questo sono convinta che anche a nove mesi sia in grado di comprendere ciò che è permesso e proibito. E io voglio, fin da adesso, che cresca in ambiente dove ci sono delle regole, esattamente come nel mondo in cui vivrà. Non la lascerò mai una stanza intera a suo uso esclusivo: avrà i suoi spazi in camera, in soggiorno, in bagno... ma non un parco giochi in casa. Medito molto, ma più medito più la penso così.
RispondiEliminagiuppy